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NADAB – La cicatrice della diaspora

Nadab in arabo significa ” la cicatrice”, perciò Alessio Cupelli ha scelto di usare questo nome per presentare il suo progetto fotografico sulla diaspora siriana svolto a fianco degli operatori INTERSOS, la più grande ONG italiana che lotta in prima linea con le vittime di guerra.

MSOI ha avuto l’opportunità di poter ammirare questo progetto nel corso della mostra ospitata nello spazio WEGIL in zona trastevere nel mese di settembre e percepire tramite il lavoro del fotografo Cupelli, quale sia la realtà di alcuni paesi, tra cui Libano, Grecia, Balcani e Giordania, attraversati dai flussi migratori proveniente dalla vicina Siria; ma anche e soprattutto gettare uno sguardo sulle frontiere europee e sulla durezza dell’accoglienza che nella maggior parte dei casi non esiste.

L’esperienza si è conclusa nel tardo pomeriggio con un aperitivo che ha visto protagonisti piatti e pietanze tipiche della cucina libanese e siriana.

 

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